sabato 13 aprile 2013

Miseria canadese: il caso Dtes




All’angolo tra Main street ed East Hastings, ora di pranzo, l’Esercito della Salvezza fa il botto. La manica di vagabondi di Vancouver si assiepa come in un formicaio. Il pasto quotidiano per oggi è andato. Duecento metri più sotto, medesimo ghetto per disperati di ogni risma, Downtown Eastside (Dtes), l’accolita di tossici si sbraca sul marciapiede. Quelli ancora puliti prendono la roba che si smercia a cielo aperto e si bucano al caldo, dentro l’unica “shooting room” in nord America, Insite. Ti sfondi nella legalità, con aghi puliti, sotto la supervisione di medici e infermieri del servizio sanitario. Ma solo droghe pesanti, niente quisquilie per favore. Ogni giorno più di 800 visitatori si sparano nelle vene fino a 586 dosi di eroina, morfina, cocaina e mutazioni varie[1].




Downtown Eastside è il centro storico di una delle città più vivibili del mondo, Vancouver[2] . Ai primi del Novecento ha ospitato il municipio, la Carnegie Library, teatri, è stato l’hub dei trasporti. Oggi, dismesso tutto, è il quartiere urbano più povero del Canada, vinto nella classifica assoluta solo da riserve di aborigeni sparse per il Paese[3]. È la casa di senza tetto, malati mentali, tossicodipendenti.




Il 50 per cento dei circa 18 mila residenti vive sotto la soglia di povertà. Il reddito mediano, 13,691 dollari canadesi, è il 30 per cento di quello di tutta Vancouver. 5 mila residenti affittano "Sro", stanze singole, solitamente non autosufficienti, in hotel cascanti, infestati da ratti e scarafaggi. Per il Comune sono “minuscole, sporche e mal gestite”. Il resto vive principalmente in case popolari. Solo il 12 per cento ha una casa di proprietà[4]. I tossicodipendenti cittadini sono 12 mila, un terzo staziona a Dtes[5]; il 27 per cento è affetto da Hiv[6]. Per questo dal 2003, ispirandosi alle stanze del buco europee, hanno aperto Insite:“ridurre il danno”, arrestare le morti da overdose e rallentare la dilagante epidemia di patologie infettive- Hiv, epatite C, sifilide, tubercolosi, tra le altre[7]. Negli anni Novanta i tassi di contrazione dell’Hiv erano i peggiori in tutto il mondo sviluppato, ai livelli del Botswana[8].







Gastown, Oppenheimer, Stratchona e Chinatown sono i distretti in cui Dtes è suddivisa. E' un'onda di relitti umani. Parte da Gastown, la zona “gentrificata”, imborghesita, del quartiere: il Comune ristruttura gli edifici, aprono locali alla moda a cui aggrada la collocazione centrale, un nuovo ceto medio affluisce. Becchi Starbucks e cianfrusaglie per turisti, ristoranti salati e bar con birre artigianali. La fiumana, che defluisce nelle aree più esterne di Stratchona e Chinatown, si prende a Oppenheimer. È Dtes profonda. Lo capisci dai negozi, tutti sbarrati- il quartiere rappresenta il due per cento della popolazione della città, ma il dieci per cento degli omicidi, il 35 per cento delle aggressioni e il 23 per cento delle rapine. Lo percepisci dai tuguri che affittano stanze a quattrocento dollari mensili- la media di Vancouver è almeno il doppio- da cui esce un’umanità spiantata. Lo senti dalla puzza di piscio nelle traverse, dagli emarginati che frugano nei cassonetti, dagli handicappati che delirano. E dalla folla fragorosa di zombie che sotto un porticato spaccia di tutto.




Un tipo liquida una mountain bike a pochi dollari. L’altro traffica lattine di birra di cui ha riempito un carrello per la spesa. Sottovoce, un tale con vesti sdrucite mormora: “Rock. Got Rock”. È il crack, che s’inala a piene mani. Il pusher è un eroinomane. “Ho fatto la mia scelta. Dipendo dall’eroina e morirò per l’eroina”, spiega sbandando. “Scommetto che la prima cosa a cui pensi quando ti alzi la mattina è la colazione. Io mi sveglio e penso all’eroina”. E aggiunge: “Non sono gay, ma ho bisogno di denaro per farmi. Mi arrangio come capita”. Poi torna al suo commercio.

[1] http://supervisedinjection.vch.ca/research/supporting_research/

[2] http://www.huffingtonpost.com/2012/12/04/worlds-most-livable-cities-2012_n_2240299.html

[3] http://blogs.vancouversun.com/2010/02/10/is-vancouvers-downtown-eastside-really-canadas-poorest-postal-code/[

4] http://vancouver.ca/files/cov/profile-dtes-local-area-2012.pdf

[5] http://supervisedinjection.vch.ca/our_location/

[6] http://www.cfenet.ubc.ca/healthcare-resources/about-hiv-aids

[7] http://www.bcmj.org/articles/pain-and-wasting-main-and-hastings-perspective-vancouver-native-health-society-medical-clin

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